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Non puoi risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato.
Albert Einstein


Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio.
Lev Tolstoj


Lei è all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'UTOPIA?
Serve proprio a questo: a camminare.
Eduardo Galeano


mercoledì 28 dicembre 2016

LE PISTE CICLABILI SONO UN SEGNO DI CIVILTA’ E FANNO BENE A TUTTI, FAVOREVOLI E CONTRARI.



Le piste ciclabili sono un segno di civiltà e di vero progresso e per questo vanno realizzate, sostenute, incentivate e promosse a qualsiasi livello.

Le piste ciclabili fanno bene a tutti, favorevoli e contrari, perché usandole alleggeriamo l’aria dai gas di scarico inquinanti delle auto, liberiamo spazi comuni dall’ingombro delle macchine e in definitiva miglioriamo la salute fisica e psichica nostra e degli altri. Anche chi va a piedi contribuisce meritoriamente a questo risultato positivo. Ciclisti urbani e pedoni sono gli alfieri della crescita della qualità della vita in città.

Le critiche ai metodi di realizzazione di una pista ciclabile sono del tutto legittime sia da parte degli automobilisti, che si spera possano presto convertirsi al ruolo almeno parziale di ciclisti urbani, che da quella di chi pedala ogni giorno e ne conosce più di altri tutti i problemi connessi.

È pertanto auspicabile per il futuro un maggiore coinvolgimento e partecipazione dell’intera Comunità a questa fase di trasformazione attraverso una spiegazione dettagliata di quali siano gli enormi vantaggi di simili infrastrutture che ormai  rappresentano una scelta obbligata, considerata la situazione dei volumi di traffico motorizzato divenuti insostenibili sia a livello locale che generale.

Ma tutto questo dibattito non può e non deve mettere minimamente in discussione il fatto che tali opere si debbano realizzare, certo nel miglior modo possibile, e che vadano progressivamente a moltiplicarsi fino a creare una rete integrata di piste ciclabili che colleghi tutti i quartieri tra di loro e con il centro città.

Ci sono città nel mondo al cui interno circolano un numero di biciclette superiore alla quantità di auto e si prevede entro pochi anni di aumentarne sempre di più il rapporto in favore delle prime.

Non c’è nessuna controindicazione perché questo non possa accadere al più presto anche da noi, anche perché quelle stesse città sono partite alcuni decenni fa da una situazione di congestione automobilistica simile a quella di molti centri italiani. Poi hanno fatto delle scelte molto precise ed hanno adattato il tessuto urbano a queste, con provvedimenti ed interventi adeguati, ottenendo rapidamente risultati straordinari.

Da parte nostra faremo di tutto per favorire questa evoluzione cercando di convincere con le ragioni della ragione chi adesso è così ostinatamente contrario. La stessa cosa dovrebbero fare le istituzioni pubbliche e in questo caso saremo i primi a condividerne tutte le iniziative che portino in tempi brevi ad una nuova mobilità sana e sostenibile che abbia al centro delle sue attenzioni il rispetto dei luoghi e delle persone e i loro effettivi bisogni, che ne siano consapevoli o meno.

Sperando che anche a Lanciano, come altrove, si pedali sempre di più verso il futuro e il progresso, quello vero.

Franco Mastrangelo




sabato 26 novembre 2016

AGLI AMMINISTRATORI DI LANCIANO: SPIEGATE BENE LA PISTA CICLOPEDONALE ALLA CITTADINANZA (con un foto-racconto di cosa non si dovrebbe fare mai).



Sulla pista ciclopedonale di Via del Mare regna una grande confusione, soprattutto nell’opinione pubblica locale perché non si ha un’idea precisa di quale sarà il progetto definitivo realizzato e i suoi conseguenti benefici. Quest’incertezza diffusa porta alla circolazione delle voci più disparate, spesso del tutto prive di fondamento.

Per questo, senza la pretesa di dettare l’agenda a nessuno, ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti costruttivi affinché non si perda questa possibilità di una svolta epocale verso un percorso di netto miglioramento della vivibilità all’interno di Lanciano.

Sono consigli che vengono da chi si muove quotidianamente in bici o a piedi e che quindi ha una percezione immediata di quali siano le problematiche da affrontare. Guardate che siamo in tanti, anche se ovviamente meno visibili e molto meno ingombranti (ma di certo meno dannosi).

E’ solo l’inizio, dobbiamo ricordarcelo sempre, ma come dicono i saggi di tutte le età chi ben comincia è a metà dell’opra.

Partiamo dal presupposto che incentivare la mobilità sostenibile e alternativa a quella motorizzata è l’unica strada realistica percorribile se vogliamo salvare le sorti collettive.


Il recente inquietante rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente certifica che in Europa le polveri sottili che inquinano l’aria, con tutto il loro carico di sostanze pericolose e cancerogene, uccidono ogni anno 467mila persone. L’Italia, come spesso accade, è ai vertici di questa triste classifica con 66.630 decessi per le polveri ultrasottili PM 2,5, 21.040 morti per il biossido di azoto e 3.380 per l’ozono.

L’imputato principale, parliamoci chiaramente, si chiama traffico, ossia il proliferare pervasivo, indiscriminato e non più sostenibile di oltre un miliardo di veicoli a motore nell’intero pianeta, auto in testa.

Oggi più che mai tutto quello che si decide e si fa localmente ha immediate ripercussioni globali e viceversa: l’aria non ha confini e quindi bisogna andare tutti insieme nella stessa direzione.

I comportamenti individuali sono molto importanti ma ancor più decisive sono le scelte degli Amministratori pubblici che hanno il dovere istituzionale di agire per il bene della loro Comunità e lo devono fare anche quando le loro scelte possono apparire impopolari. E qui torniamo al tema iniziale.

Le piste ciclopedonali sono un ottimo strumento in questa direzione ma devono non solo far parte di un discorso complessivo che contemporaneamente comporti la riduzione del traffico veicolare privato con incentivi e disincentivi, ma vanno anche spiegate bene, promosse con iniziative di ogni genere e continuamente vigilate e mantenute nelle migliori condizioni di utilizzo.

A fine articolo vi propongo il foto-racconto della pista ciclabile di 1 km. da Lanciano in direzione Mozzagrogna che rappresenta l’esempio evidente di cosa non si deve fare in questo campo. Un’opera buttata lì, senza capo né coda, totalmente isolata e inutilizzata, realizzata a fianco di una strada a grande scorrimento con tutti i gas di scarico a corredo, fatta presumibilmente senza convinzione né passione solo per prendere qualche finanziamento pubblico.

In sostanza ai nostri Amministratori chiediamo questo: investite in questo progetto che dovrà essere l’inizio per cambiare in meglio la nostra Città e soprattutto dimostrate di crederci davvero promuovendo incontri pubblici, anche nelle scuole, per illustrare l’opera e soprattutto i benefici che ne trarranno tutti se verranno fatte le cose per bene. 

Perché non avete messo un bel tabellone con la raffigurazione del progetto in modo che ogni cittadino potesse avere un’immediata evidenza di quello che si stava realizzando evitando così il diffondersi delle voci più incontrollate e spesso fantasiose? Si può ancora fare.

Le Città come la nostra, luoghi di bellezza e di incontro, appartengono soprattutto alle persone in carne e ossa che le vivono, le attraversano e le rispettano e che per prime devono essere considerate e tutelate.

Le cose buone non basta farle ma vanno fatte bene: quando si proverà il meglio tutti capiranno.

Franco Mastrangelo

FOTO-RACCONTO DI COME FARE MALE UNA COSA BUONA: LA PISTA CICLABILE DA LANCIANO VERSO MOZZAGROGNA.


L'inizio nel nulla.
Neanche l'ombra di una bici ,solo auto e gas di scarico nella strada di fianco.

La natura si riprende giustamente quello che le lascia l'incuria dell'uomo.

E poi mi ritrovai in una selva oscura, che la diritta via era smarrita...

I rovi, ottimo diversivo per gomme e camere d'aria.

La pista appena cominciata, è già finitaaa... (tot. 1 km)

Si torna indietro: dal nulla verso il nulla...
A TUTTI GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI: ECCO UN ESEMPIO DA NON SEGUIRE MAI!!!

 

sabato 5 novembre 2016

CHE FINE HA FATTO IL BIKE-SHARING A LANCIANO? ASSESSORA FRANCESCA CAPORALE PARLIAMONE, COME DI TUTTO IL RESTO.

Quella che segue a fine articolo è la spietata documentazione fotografica del desolante stato in cui si trovano a Lanciano le postazioni del Bike-sharing, un servizio di grande utilità per la Cittadinanza, nato meritoriamente alcuni anni fa nell'entusiasmo generale e presto naufragato sì per l'imbecille inciviltà di alcuni vandali, ma anche per la mancanza di attenzione, cura e convinzione dell'Amministrazione Comunale nel sostenerlo, promuoverlo e difenderlo.

Per averne una riprova vi invitiamo a consultare QUI la nuova pagina "Bike-sharing" che abbiamo attivato su questo blog con una cronistoria completa di questa vicenda dalle origini ad oggi.

Non è un bel biglietto da visita per la Città osservare questo disastro, soprattutto agli occhi dei molti visitatori che provengono da città italiane o estere dove il livello di civiltà si misura proprio sull'uso della bicicletta come principale mezzo quotidiano di progresso della mobilità urbana e sociale.

Siamo però convinti che anche questo aspetto si possa recuperare in tempi brevi inserendolo nel discorso complessivo sulla mobilità a Lanciano. 

Abbiamo molte idee in proposito e tante le abbiamo già sottoposte ai nostri Amministratori, ma purtroppo quello che è clamorosamente mancato fino ad oggi, almeno per quello che ci riguarda, è una possibilità di incontro e confronto costruttivo su questi temi, nonostante i tanti proclami sulla condivisione e partecipazione fatti durante la campagna elettorale.

Per questo ci rivolgiamo in primo luogo all'Assessora alla mobilità Francesca Caporale per chiederle la possibilità di manifestarle di persona i nostri suggerimenti (non imposizioni!) scaturiti da una lunga frequentazione della materia e dettati unicamente dalla volontà di rendere sempre migliore la qualità della vita complessiva nella nostra Città.

E come si dice in questi casi, restiamo in fiduciosa attesa...

Franco Mastrangelo

ATTESTAZIONE FOTOGRAFICA DI UN NAUFRAGIO (IMMAGINI DEL 4 NOVEMBRE 2016):
OLMO DI RICCIO

QUARTIERE SANTA RITA

PIAZZA CUONZO (QUARTIERE CAPPUCCINI)


PIAZZA PACE (DIETRO AL CORSO)

 

sabato 22 ottobre 2016

ULTIMORA: TRANQUILLI, LA PISTA CICLOPEDONALE DI VIA DEL MARE SI FARA', CON RITARDO, MA SI FARA'.


Solo dopo un nostro intervento diretto questa mattina, sabato 22 ottobre, al convegno sulla "Via verde dei Trabocchi" a Lanciano siamo riusciti ad avere una risposta ufficiale pubblica da parte dell'Amministrazione Comunale di Lanciano in merito ai lavori tuttora sospesi della "Pista ciclopedonale di Via del Mare-Via Panoramica".

L'ha fornita l'Assessore ai Lavori Pubblici Pino Valente che ha dichiarato quanto segue:

"I lavori sono solo momentanemante interrotti perché stiamo risolvendo due intoppi burocratici relativi all'esproprio di un terreno ed allo spostamento di tre pali della pubblica illuminazione. Ci sarà un ritardo massimo di 20 giorni rispetto alla data prevista di riconsegna fissata al 12 novembre."

Siamo contenti che finalmente si sia fatta luce sulla vicenda, confidiamo sulle parole dell'Assessore ma ricordiamo a lui come a tutti che la principale azione degli Amministratori nei confronti dei Cittadini dev'essere quella di spiegare ogni azione nei modi e nei tempi dovuti, al fine di evitare che vadano in giro le voci più disparate e, magari, fantasiose.

Fm

mercoledì 19 ottobre 2016

CHE FINE HA FATTO LA PISTA CICLOPEDONALE DI VIA DEL MARE?

Il tabellone che campeggia di fronte all’Ospedale parla chiaro: mancano 23 giorni al 12 novembre, data prevista per la riconsegna dei lavori completati. E allora, visto che i suddetti lavori invece di viaggiare spediti sono fermi da tempo, la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto la Pista ciclopedonale di Via del Mare-Via Panoramica a Lanciano? Quali sono i motivi di questa interruzione, speriamo breve e temporanea?



Purtroppo le nostre domande, rilanciate anche di recente da questo spazio, non sembrano avere molto ascolto dalle parti del Municipio e fino ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta né in merito alla pista né ad altre questioni riguardanti la mobilità quotidiana (per approfondimenti leggi QUI ).



Naturalmente non c’è alcun obbligo di legge a fornire risposte ad un semplice cittadino che cerca di dare un contributo di idee al miglioramento della qualità della vita dell’intera Comunità, ma allora evitiamo, se possibile, tutte quelle pompose enunciazioni sentite così spesso in campagna elettorale e nei primi momenti dell’insediamento sulla comunicazione, la partecipazione e il coinvolgimento della fantomatica “società civile”.



Nessuno vuole arrogarsi il diritto di dare lezioni, ma quello di avere spiegazioni spero sia sacrosanto per tutti.



Invece di annunciare continuamente opere più o meno faraoniche che dovranno venire, se verranno, negli anni futuri, che ne dite di portarne a termine al più presto una già iniziata da tempo come questa?



Franco Mastrangelo

sabato 15 ottobre 2016

"GRANDI OPERE" A LANCIANO: RIUSCIREMO AD AVERE UNA RASTRELLIERA DAVANTI AL MUNICIPIO E UNA CATENELLA SU VIA MONTE MAIELLA?


Una quindicina di giorni fa abbiamo lanciato la richiesta all'Amministrazione Comunale di Lanciano di una rastrelliera per biciclette davanti al Municipio (costo 50 euro circa) per dare un segnale di incoraggiamento a chi usa meritoriamente questo mezzo per muoversi all'interno della Città senza inquinare né danneggiare gli altri [clicca QUI per approfondire).
 
Ad oggi da Sindaco, vice-Sindaco, Assessora alla mobilità o da qualsiasi altro esponente della maggioranza nemmeno una risposta o un'indicazione né in forma pubblica né personale...

A questo punto rilanciamo con la richiesta di un'altra grande opera pubblica.

Siccome ormai da lungo tempo la terrazza di via Monte Maiella è stata trasformata in un quotidiano parcheggio abusivo a cielo aperto, chiederemmo di intervenire per riportare un minimo di regolarità civile ripristinando la catenella che impediva alle auto l'accesso a quest'area pedonale e che giace tristemente sul selciato (in basso a destra nella foto scattata ieri, 14 ottobre).
Ad una prima approssimativa perizia tecnica, se si dovesse procedere all'aggiunta di qualche maglia alla catena oppure si dovesse risaldare un gancio sulla colonnina, arriveremmo ad una spesa complessiva che oscilla tra i 5 e i 10 euro.
E' una somma sostenibile dal bilancio comunale o si rischia di sforare il patto di stabilità?

Vediamo se anche in questo caso arriverà qualche risposta o soprattutto, speriamo, qualche intervento pratico...

Nel frattempo, visto che ci siamo fatti un pò prendere la mano: come mai, almeno ad uno sguardo esterno, sono fermi i lavori alla pista ciclabile di Via del Mare?  Anche perché il tabellone in bella mostra dice che bisogna riconsegnare l'opera finita entro il 12 novembre, tra meno di un mese.

Concludiamo facendo presente a tutti, Cittadini e Amministratori, che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha di recente reso pubblico uno studio sulla qualità dell'aria in cui l'Italia risulta quella messa peggio tra tutti i Paesi dell'Europa Occidentale (vedi piantina seguente) e che tra le principali cause dell'inquinamento dell'aria e della diffusione di malattie e patologie anche gravi c'è l'abuso nell'utilizzo delle automobili.

Ma su questo ci torneremo presto, se non ci sfiatiamo prima.

Franco Mastrangelo
PIATINA DELL'OMS IN CUI SI RILEVA IN ITALIA LA QUALITA' DELL'ARIA PEGGIORE TRA TUTTI I PAESI DELL'EUROPA OCCIDENTALE E SENZA NEANCHE QUALCHE AREA (DEFINITA IN VERDE) DOVE L'ARIA E' PIU' SANA E RESPIRABILE.

domenica 2 ottobre 2016

DATE UN SEGNALE: UNA RASTRELLIERA PER IL MUNICIPIO DI LANCIANO. E’ UN’IMPRESA IMPOSSIBILE PER L’AMMINISTRAZIONE PUPILLO?




E’ passata l’estate e sono passate anche le Feste di Settembre…



Durante la campagna elettorale e precisamente il 29 maggio scorso, oramai più di quattro mesi fa, il Sindaco Mario Pupillo e la sua compagine, in particolare l’attuale Assessora alla mobilità Francesca Caporale, avevano sottoscritto ben 18 punti qualificanti sull’argomento mobilità estratti dal programma sottoposto ai candidati Sindaco da Nuovo Senso Civico (per i particolari cliccare sul seguente link: appello al sindaco Mario Pupillo sulla mobilità e per maggiori informazioni cliccare QUI ).



Torneremo presto nel dettaglio di questi impegni presi pubblicamente chiedendo almeno a che grado di elaborazione si trovino (inizio di riflessione, avvio di progettazione, abbandono totale o cos’altro ancora?) visto che lo sguardo da semplice cittadino non evidenzia tutto questo fermento di azione.



Vediamo procedere positivamente solo la pista ciclabile in via del Mare-via Panoramica (progetto partito prima delle elezioni) senza però, ci sembra, molta attenzione da parte degli amministratori e con più di un problema logistico irrisolto (il doppio senso in via Panoramica e nelle relative traverse con i parcheggi laterali ancora in atto che crea quotidiani ingorghi e disagi, il senso unico in via del Mare spesso violato con gravi rischi per l’incolumità delle persone, la mancanza di segnali stradali aggiornati, ecc.).



Ma su tutti i vari temi avremo modo di approfondire a breve (il tram treno della Sangritana che vedeva tutti i candidati d’accordo che fine ha fatto?), sperando che nel frattempo arrivi qualche risposta prima che partano le imbarazzanti domande.



Nel frattempo chiediamo all’Amministrazione Comunale Pupillo un intervento irrisorio, facile facile e di nessuna impossibilità logistica o di spesa, che dia almeno un segnale della strada che si vuole intraprendere: si installi davanti al Palazzo municipale una bella rastrelliera per le biciclette per rendere più facile la vita a chi meritoriamente usa questo mezzo per i propri spostamenti giornalieri all’interno della Città. Lo si fa in tantissimi Comuni italiani (dove anzi questi stalli sono diffusi giustamente in tutto il tessuto urbano) e la foto che pubblichiamo del Municipio di Cattolica è solo un esempio tra i tanti. Per la cronaca una rastrelliera metallica da cinque posti costa circa 50 euro: pensiate possa portare ad un dissesto di bilancio o a violare il patto di stabilità?



Parliamoci schiettamente: se non riuscirete a fare neanche questo in tempi brevissimi, ci chiediamo come possiate essere in grado di affrontare tutto il resto assai più impegnativo.



Può apparire una provocazione e forse lo è, ma sempre a fin di bene e con lo spirito costruttivo e altamente collaborativo che ci contraddistingue.



Il mio regno per una rastrelliera, speriamo non si arrivi a tanto.



Franco Mastrangelo
rassegna-stampa:

domenica 18 settembre 2016

IL "MODELLO LUBIANA" SU MOBILITA' E VIVIBILITA' CHE TUTTI I COMUNI POSSONO (E DOVREBBERO) ADOTTARE. (Fotoracconto)

Lubiana, con i suoi 287mila abitanti, è una città meravigliosa di per sé, ma il suo fascino è sicuramente esaltato dalla totale assenza di automobili e mezzi motorizzati nell'esteso centro urbano dove si può circolare in pieno relax solo a piedi, in bici, con i piccoli taxi elettrici gratuiti oppure con altri mezzi a "emissione zero" più acrobatici come ad esempio gli skate-board o i sup sul corso del fiume.

Per ulteriori informazioni cliccate sul link seguente: visita Lubiana  

In barba alle tante paure ed esitazioni di molti nostri amministratori locali, nel 2006 il primo provvedimento adottato dal Sindaco Zoran Jankovic fu l'immediata e totale chiusura del centro storico al traffico privato. Ci fu la solita sollevazione dei commercianti timorosi per i loro introiti, ma adesso che l'economia proprio grazie a tutti questi provvedimenti ha fatto un enorme balzo in avanti nessuno si lamenta più, anzi. E così Jankovic è stato rieletto per la terza volta consecutiva.

Ho avuto la fortuna di visitare di recente la capitale della Slovenia ed è stato un incontro fulminante e formativo: consiglierei a tutti, ma soprattutto agli amministratori pubblici italiani di fare un giretto da quelle parti per capire non solo che un altro mondo quotidiano è possibile, specie in tema di mobilità, ma che probabilmente è anche l'unica strada realistica da percorrere se vogliamo salvare il mondo che ci circonda. 

Naturalmente non si tratta solo di mobilità ma di un progetto omogeneo e complessivo che va in un unica direzione: oltre un terzo del territorio urbano è coperto da boschi con il costante ampliamento delle aree verdi e vige il divieto assoluto di costruire , la raccolta differenziata si colloca oggi al 70% con l'obiettivo "rifiuti zero", ogni cittadino ha la smart-card per il servizio di bike-sharing ed il ritiro dei libri nelle tante biblioteche pubbliche. Per quanto riguarda il sistema dei trasporti il traguardo da raggiungere entro il 2020 nell'intera area urbana allargata è la riduzione del traffico di auto private ad un terzo, con un terzo di traffico non motorizzato a emissioni zero e un terzo di trasporto pubblico a bassa emissione. Obiettivi che ti rendi conto di persona non essere semplici enunciazioni sulla carta ma concretezza quotidiana di lavori, pratiche e provvedimenti sotto gli occhi di tutti. 

E' QUESTA LA VERA MODERNITA'.

Si tratta di una scelta intelligente (e io ritengo l'unica possibile) che non solo porta benefici enormi in termini di salute e di salvaguardia dell'habitat naturale, ma anche grandissimi vantaggi economici dovuti sia all'aumento di turisti, visitatori e partecipanti ad eventi di ogni genere (manifestazioni sportive, simposi culturali, convegni politici, ecc.) che ai tantissimi finanziamenti che arrivano dalla Comunità Europea per premiare queste politiche. Tant'è che Lubiana è stata eletta "Capitale verde europea del 2016" e il commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik, annunciando il riconoscimento ha affermato: "Come cittadino di Lubiana, è con immenso orgoglio che mi congratulo con la città per i suoi successi in campo ambientale", aggiungendo che "tutti i finalisti di questo premio [Essen (Germania), Nijmegen (Olanda), Oslo (Norvegia) e Umea (Svezia)ndr] ci forniscono esempi validi di come il rispetto dell'ambiente, un'eccellente qualità della vita e la crescita economica, possono essere combinati con successo".

Quello che segue è un piccolo foto-racconto, fatto con mezzi non professionali, che spero possa rendere l'idea di quello che sta avvenendo lì, sperando che tutto questo susciti non solo curiosità ma anche la voglia di emulazione da parte dei nostri Sindaci. 
E' solo provando di persona il meglio (tra l'altro facilmente raggiungibile) che ci si rende conto di come si possa far fare un enorme balzo in avanti alla propria qualità della vita quotidiana.  

Franco Mastrangelo

FOTO-RACCONTO: IN GIRO PER LE STRADE DI UNA CITTA' DAVVERO A DIMENSIONE UMANA:
La sensazione immediata è quella di un grandissimo relax, la tranquillità di potersi muovere senza pericoli e stress, il silenzio che avvolge gli spostamenti, la pacatezza degli incontri, il maggiore godimento dei luoghi, l'aria leggera e pulita. Solo quando rientri nel quotidiano caos motorizzato e puzzolente delle nostre città ti rendi conto della stratosferica differenza e ti arrabbi perché tutto questo è possibile anche da noi in Italia, ovunque, basta averne la volontà politica e civica cominciando ad affrancarsi dallo schiacciante giogo automobilistico.
Tutti in bici, a qualsiasi età!:



ANCHE IN SUP LUNGO IL FIUME!
La segnaletica stradale si adegua alla nuova realtà:



Le mappe ti indicano il tempo degli spostamenti a piedi o in bici:
E soprattutto c'è l'orgoglio per quello che si sta realizzando: entri nel bel Palazzo municipale e immediatamente all'ingresso trovi una serie di cartelli fotografici che ti mostrano questa evoluzione, il prima e il dopo,  "before and now" o meglio "prej in danes":
CON MACCHINE E SENZA: COS'E' MEGLIO?


Se non hai la tua bici puoi noleggiarla al servizio diffuso di bike-sharing (la prima ora è gratuita):
E se siete stanchi c'è il bus elettrico per andare al meraviglioso Castello che domina Lubiana oppure potete chiamare i numerosi taxi elettrici gratuiti:

Il servizio è gratuito.
Gli stalli e le rastrelliere per le bici sono ovunque e di certo non si litiga per i parcheggi!:

Anche chi ha problemi di deambulazione si muove agevolmente e può godere in pieno dello spirito della città:
La pulizia e la cura perfette degli spazi pubblici, la raccolta differenziata discreta e funzionale (ora al 70% ma con l'obiettivo concreto dei "rifiuti zero"):

Ogni commerciante ha la sua bici parcheggiata davanti alla vetrina, spesso intonata alle caratteristiche del negozio stesso. Si vedono dei modelli bellissimi, quella in legno è uno schianto!:





Anche gli alberghi offrono il servizio:
Una città spumeggiante, allegra e piena di vita, con artisti e attrazioni ad ogni angolo di strada e migliaia di bambini, giovani e meno giovani in giro e ad affollare ritrovi e locali di ogni genere:

Insomma, non mi stanco di ribadirlo, una città stupenda e dall'invidiabile vivibilità, che però non è una riserva irripetibile ma anzi un modello esportabile ovunque con indubbi vantaggi per tutti.
Bye-bye Lubiana, a presto, sperando di riportare almeno una parte di te non solo nel ricordo o nelle fotografie.
Franco Mastrangelo

leggi anche da questo blog: centri urbani senza auto: si può fare